Difficilmente verrà dimenticato questo strano 1 maggio, c’è veramente poco da festeggiare. Una ricorrenza che dovrebbe essere un’inno al lavoro, quest’anno verrà ricordata per i lutti di questi ultimi mesi, e il pesante bilancio di quante persone perderanno il lavoro.

Si perchè la grande tragedia, dopo i troppi lutti di questo periodo, sono le migliaia di persone che non potranno tornare al proprio posto di lavoro. Qualcuno perchè il mercato non perdona, e dove manca una produzione, c’è subito qualcuno pronto a prendere il tuo posto. Ma sopratutto, c’è il dramma di chi non può resistere oltre senza un reddito, è fin troppo facile dire PRIMA DI TUTTO LA SALUTE, certo, nessuno discute questo, ma ci sono situazioni che andrebbero valutate con maggior flessibilità, infatti non si capisce come per esempio possano convivere anche se per qualche minuto, decine di persone su un autobus di 40mq, mentre sulla stessa dimensione, un cliente con tutte le misure di sicurezza non possa entrare in un bar.

Per non parlare dei parrucchieri, dove basta la logica dell’appuntamento singolo, seguito dai prodotti monouso o dove necessario, sterilizzare quanto usato, non si capisce cosa impedisca la loro ripartenza.

Ma si potrebbe fare un elenco infinito, in realtà, è che come molti, anche questo governo sta brancolando nel buio, non ho idea se si poteva fare meglio o se era possibile fare peggio, ma spero sinceramente di poter festeggiare il prossimo 1 maggio in un clima completamente diverso.

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